Osteoporosi: restrizioni all’uso di Protelos e Osseor a seguito di nuovi dati che mostrano un aumentato rischio di infarto miocardico
Gli operatori sanitari sono stati informati in merito alla restrizione delle indicazioni terapeutiche, alle nuove controindicazioni e avvertenze del Ranelato di stronzio ( Protelos, Osseor ).
Tali misure hanno lo scopo di ridurre il rischio di eventi avversi cardiaci che sono stati messi in evidenza in una recente analisi di routine dei dati di sicurezza provenienti da pazienti che assumevano Stronzio ranelato.
Una valutazione globale dei benefici e dei rischi di Protelos e Osseor nelle indicazioni approvate sarà condotta nei prossimi mesi dall’European Medicines Agency ( EMA ).
In sintesi
• I dati disponibili provenienti da studi clinici randomizzati sulla sicurezza cardiaca di Protelos e Osseor nel trattamento della osteoporosi hanno mostrato un aumento del rischio di infarto miocardico senza aumento del rischio di mortalità;
• L’uso di Protelos/Osseor è ora limitato al trattamento della forma grave di osteoporosi, o nelle donne in postmenopausa ad alto rischio di fratture, o negli uomini con aumentato rischio di fratture;
• Il trattamento deve essere iniziato solo da un medico esperto nel trattamento della osteoporosi e la decisione di prescrivere il Ranelato di stronzio deve essere basata su una valutazione dei rischi globali del singolo paziente;
• Protelos, Osseor non deve essere utilizzato in pazienti con cardiopatia ischemica, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare, o con anamnesi di tali condizioni, né in pazienti con ipertensione non-controllata.
Il medico è invitato a valutare il rischio che il paziente sviluppi malattie cardiovascolari prima di iniziare il trattamento e, successivamente, ad intervalli regolari.
I pazienti che presentano significativi fattori di rischio per eventi cardiovascolari ( ad es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo ), devono essere trattati con Ranelato di stronzio solo dopo attenta valutazione.
Il trattamento con Protelos, Osseor deve essere interrotto se il paziente sviluppa malattia cardiaca ischemica, malattia arteriosa periferica, malattia cerebrovascolare o se l’ipertensione non è controllata.
Una recente revisione di tutti i dati disponibili sulla sicurezza del Ranelato di stronzio ha portato alla valutazione della sicurezza cardiovascolare del farmaco, in aggiunta al rischio già noto di tromboembolismo venoso. Un’analisi dei dati provenienti da studi clinici controllati randomizzati ha identificato un aumentato rischio di gravi disturbi cardiaci, compreso l’infarto del miocardio senza aumento del rischio di mortalità.
Tale conclusione si basa prevalentemente sui dati provenienti da una analisi combinata di studi controllati con placebo in pazienti affette da osteoporosi postmenopausale ( 3803 pazienti trattate con Ranelato di stronzio, che corrispondono a 11.270 pazienti per anno di trattamento e 3.769 pazienti trattati con placebo, che corrispondono a 11.250 pazienti per anno di trattamento ).
In questo set di dati è stato osservato un aumento significativo del rischio di infarto del miocardio nei pazienti trattati con Ranelato di stronzio, rispetto ai pazienti a cui è stato somministrato il placebo ( 1.7% versus 1.1% ), con un rischio relativo di 1.6 ( 95% CI = [1.07 ; 2.38] ).
E’ stato inoltre osservato uno squilibrio di eventi cardiaci più gravi, compreso l’infarto del miocardio, associato a Ranelato di stronzio sia in uno studio su uomini affetti da osteoporosi sia in uno studio sulla osteoartrosi.
Esiste un possibile razionale meccanicistico per l’aumento del rischio di disturbi cardiaci gravi, compreso l’infarto del miocardio, legato al potenziale trombotico del Ranelato di stronzio.
Per ridurre al minimo il rischio di infarto del miocardio, le informazioni sul prodotto sono state ampliate come sopra dettagliato, includendo le restrizioni alle indicazioni, le controindicazioni e le avvertenze e una raccomandazione ai medici di prescrivere il Ranelato di stronzio sulla base di una valutazione globale dei rischi del singolo paziente. ( Xagena2013 )
Fonte: EMA, 2013
Cardio2013 Endo2013 Farma2013
Indietro
Altri articoli
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Esiti a lungo termine con stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus rispetto a stent polimerici durevoli a eluizione di Everolimus nell'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST: follow-up a 5 anni dello studio BIOSTEMI
Gli stent polimerici biodegradabili a eluizione di Sirolimus migliorano gli esiti clinici precoci correlati allo stent rispetto agli stent polimerici...
Bivalirudina versus Eparina durante intervento coronarico percutaneo nell’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST
Il profilo beneficio-rischio della Bivalirudina ( Angiox ) rispetto alla terapia anticoagulante con Eparina nei pazienti con infarto miocardico senza...
Eventi di temperature estreme, particolato fine e mortalità per infarto miocardico
Gli eventi di temperature estreme ( ETE ), tra cui ondate di caldo e ondate di freddo, sono stati collegati...
Intervento coronarico percutaneo completo o solo della lesione colpevole nei pazienti anziani con infarto miocardico
Il beneficio della rivascolarizzazione completa nei pazienti più anziani ( 75 anni di età e oltre ) con infarto miocardico...
STREAM-2: Tenecteplase a mezza dose o intervento coronarico percutaneo primario nei pazienti anziani con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST
Le linee guida per l'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) raccomandano un trattamento farmaco-invasivo se l'intervento...
Effetto di Evolocumab e delle statine sulla placca coronarica dopo infarto miocardico
Evolocumab ( Repatha ), in combinazione con la terapia con statine, produce la stabilizzazione e la regressione dell'ateroma dopo un...
Sicurezza ed efficacia della lecitina-colesterolo aciltransferasi ricombinante umana nell'infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST: risultati di REAL-TIMI 63B
La lipoproteina ad alta densità svolge un ruolo chiave nel trasporto inverso del colesterolo. Inoltre, le particelle di lipoproteine ad...
Malattia dell’arteria coronaria e malattia cardiaca nei pazienti con infarto miocardico di tipo 2
L'infarto miocardico di tipo 2 è causato da uno squilibrio tra domanda e offerta di ossigeno del miocardio e la...
Effetto di Alirocumab aggiunto alla terapia con statine ad alta intensità sull'aterosclerosi coronarica nei pazienti con infarto miocardico acuto: studio PACMAN-AMI
Le placche coronariche che tendono a rompersi e causano eventi cardiaci avversi sono caratterizzate da un'elevata carica di placca, da...